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Un libro diverso dagli altri perché la protagonista ne è testimonial diretta e chi la racconta la conosce da più di quarant'anni (nel 1976 fu il suo primo ufficio stampa). Un tempo sufficiente per fermare ed esplorare un segmento di vita inedito e personale che diventa non solo messaggio di solidarietà verso chi soffre, ma anche stimolo reale per un cimento da sostenere con forza e fierezza. E, grazie a Marina, consente di ribaltare quel concetto di male incurabile che ha pesato a lungo nell'approccio agli interventi e alle terapie di chi ha conosciuto l'esperienza di un tumore. Ancora oggi questo assunto negativo ostacola una possibile guarigione, condiziona il recupero e, di sicuro, offende la dignità dell'essere umano relegando a pura disperazione l'istinto di sopravvivenza, visto quasi come elemento taumaturgico e, quindi, inaffidabile. "Ora ti curo io. Ho preso il cancro per le corna" è questo il nuovo messaggio, uno spot verso un ottimismo non sfrenato bensì consapevole. Un libro scritto a quattro mani, parole e musica di entrambi gli autori, concetti e suoni plasmati dalla sensibilità, da esperienze personali o indirette, ma ugualmente vicine e decisive, capacità di mettere in discussione le proprie emozioni al cospetto di una realtà troppo più grande di noi per essere affrontata con la presunzione di ignorarne lo strapotere. Ma con la profonda consapevolezza di potersi sentire coraggiosi e fieri artefici di una battaglia. Per la vita!