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Giovani visionari, capelloni, beat e omosessuali, sono i protagonisti di questo libro che si concentra sulla così detta stampa "alternativa" che, tra mille difficoltà, ha impresso un segno prezioso nell'evoluzione dell'editoria contemporanea. I personaggi e le esperienze, che hanno caratterizzato controcultura e underground in Piemonte, raccontati attraverso un viaggio tra poesia, diritti civili, utopie e musica; un viaggio tra le anime del mondo giovanile degli anni Sessanta e Settanta, spaziando dall'impegno politico, sociale e culturale alle manifestazioni più istintive di ingenuo misticismo o di esuberante irriverente estrosità. Insomma i "bisogni" e soprattutto i "desideri" di una generazione colti attraverso le pagine con cui essa stessa ha scelto di rappresentarsi nelle sue irrequiete declinazioni; libri, opuscoli, periodici "aperiodici" e ogni sorta di altro materiale a stampa autoprodotto, in una società che, a quanto pare, ben porta in sé il germe dell'odierna società della comunicazione.