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Questo libro affronta un processo complesso: lo sviluppo e l'organizzazione di un settore del proletariato, i portuali di Genova, lungo quasi un secolo e mezzo, dal primo periodo di sviluppo capitalistico dell'Italia post-unitaria sino al decollo industriale a cavallo tra Ottocento e Novecento e sino alla maturazione imperialistica del capitalismo italiano. Lo sviluppo trasforma anche la classe: da strati in via di proletarizzazione, dominati ancora dalla figura mista dell'operaio-contadino, a proletariato ormai stabile e organizzato, poi strato di vera e propria aristocrazia operaia, sino a perdere questo carattere di privilegio nella ristrutturazione europea degli anni Ottanta. Inoltre, la condizione di aristocrazia operaia presenta due caratteristiche specifiche. Compare piuttosto precocemente rispetto allo sviluppo del capitalismo italiano, in virtù della peculiare condizione del porto come monopolio naturale. Ma la stratificazione consolidata di aristocrazia operaia, quella organizzata nelle compagnie, si porta dietro una massa di lavoratori precari, non organizzati, a più basso salario: sono le molte figure degli occasionali, protagonisti di tante stagioni di lotta.