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Il trasferimento invernale di grandi quantità di pecore dalla montagna abruzzese al Tavoliere delle Puglie, la transumanza appunto, fu gestita per alcuni secoli da un organo statale, la Dogana di Foggia, istituita al fine di proteggere dalle esigenze degli agricoltori i proprietari di greggi, in maggioranza abruzzesi, la cui attività era un'ottima fonte di entrate per le finanze del Regno di Napoli. Il sistema doganale entrò in crisi quando iniziarono a diffondersi le teorie illuministiche in tema di proprietà e allora al conflitto agricoltori - pastori si sostituisce quello tra i sostenitori delle innovazioni introdotte da Murat e quelli che auspicavano la restaurazione del sistema preesistente. Il libro, sulla base di ricerche condotte negli archivi italiani e spagnoli, dopo la presentazione del sistema della Dogana di Foggia e un confronto con quello della Mesta madrilena, si sofferma soprattutto sulle vicende della transumanza dalla fine del Settecento all'affrancazione del Tavoliere, subito dopo l'Unità d'Italia, dedicando ampio spazio al sistema delle Doganelle, in genere scarsamente studiate.