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Aprile 1957, un paesino sulla costa portoghese nei pressi di Peniche. Un uomo e una ragazza arrivano su una decappottabile per trascorrere un pomeriggio di vacanza al mare. Comincia così L'Angelo ancorato, storia breve e scarna ma dalla potente forza metaforica: non semplice testimonianza del Portogallo salazarista, ma dramma esistenziale valido in ogni contesto sociale che sia soffocato, prima ancora che dalla dittatura, dal conformismo e dalla rassegnazione.