Tab Article
"La poesia di Roberto Ariagno segue un circuito di ferro e di luce che tiene legati forte al mondo: c'è un metallo dietro le cose, una luce che le attraversa mentre insorge la frattura. Una luce che è di volta in volta ferma, nervosa, netta, acuminata, breve, sobria, dura, uniforme. Sta davanti alle cose, a modificarle o cambiarle per sempre. Ferro e luce sono quello di cui siamo fatti, come carne e sangue che tengono in vita. Mentre la vita sembra lasciare l'umano confuso, interdetto, esonerato di fronte a qualcosa di contagioso come la paura e l'inerzia che paralizza il desiderio. Come dentro una pausa che non è più frattempo ma tempo sospeso, una stagione indecifrabile, come questo tempo epidemico che viviamo." (dalla prefazione di Caterina Serra)