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"Il mare è l'ambiente che domina [...]. Quasi non vi è composizione che non faccia riferimento al mare, all'acqua. La fondamentale ambivalenza dell'infanzia la si può cogliere, trasfigurata, nella rappresentazione del mare: esso costituisce una sorta di immagine archetipica. Il mare, però, è, a volte: «infinito, divino, sacro, salvato, incantato, abbagliato, caro», altre volte, invece, è «nemico, trafitto, nero», «un mare difficile / spuma e catrame / più vicino al dolore / indurito». In definitiva, è un simbolo di vita, ma anche un simbolo, e un luogo, di morte." (Dalla prefazione di Salvatore Tommasi)