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Le schegge delle granate esplose che il fratellino raccoglie da terra a mani nude per la sua personalissima collezione, gli improvvisi blackout di corrente che interrompono i cartoni animati sempre sul più bello, la musica diffusa in salotto a tutto volume per provare a sovrastare il frastuono della guerra. Piccoli frammenti d'infanzia, privati, ferventi, delicati, per disegnare un vivido mosaico di ricordi. Con un esercizio di stile dedicato a Georges Perec, Zeina Abirached mescola le gioie e i dolori di una Beirut che non trova pace, mostrando con ironia e disincanto come si possa crescere - come si possa diventare donna - in tempo di guerra. Il nuovo libro di memorie di Zeina Abirached, la "nuova" Marjane Satrapi, già autrice de "Il gioco delle rondini".