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Il Nobile Collegio del Cambio celebra, all'interno dei suoi spazi monumentali, il pittore lombardo Federico Faruffini, che scelse di concludere a Perugia la sua tormentata esistenza suicidandosi il 15 dicembre 1869, nel suo studio di via Antica. Con questa mostra, che conta pochi pezzi ma straordinari per qualità pittorica, si ricordano i centocinquanta anni dal rapido passaggio di Faruffini in città. Coerentemente con quanto realizzato nelle mostre dedicate a Perugino, Raffaello e Sassoferrato (2013) e a Velázquez e Bernini (2017), anche in questo caso l'"Autoritratto" del pittore dialoga con quello, bellissimo, realizzato da Perugino sulla parete lunga della Sala dell'Udienza: una sala che Faruffini scelse come ideale ambientazione per alcuni suoi dipinti. Il canto del cigno dell'artista è rappresentato da un dipinto raffigurante "L'armiere etrusco" o "Gli etruschi a Perugia": un magnifico brano di pittura che viene presentato accanto ai suoi quattro disegni preparatori, notevoli per finitezza e precisione. Il volume-catalogo rende conto di questa questa intensa esposizione, alla quale hanno contribuito l'Accademia Nazionale di San Luca, i Musei Civici di Pavia, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, il Museo Civico di Palazzo della Penna in Perugia, la Giunta Regionale dell'Umbria e un importante collezionista privato.