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«A guidarmi è stato un demone interno o, se preferite, uno stato di necessità. La montagna mi ha stregato. Quando in momenti diversi ho tentato di sottrarmi alla sua magia, mi ha richiamato all'ordine in modo perentorio. Il fatto è che non posso fare a meno di quel mondo alpino duro, essenziale, affascinante, dove meglio mi riesce di sintonizzarmi con la meraviglia e il mistero. Non posso decifrarli, posso soltanto abbandonarmi alla forza trascinante della loro seduzione». Prefazione di Nanni Villani.