Tab Article
Una cultura che dimentica le proprie tradizioni tradisce se stessa, impantanandosi in un presente senza senso e orientamento. Se tagliamo i nostri legami con il passato, poi, altrettanto faremo con il nostro futuro: e non ci può essere educazione nello sradicamento, diremmo, a mo' di slogan sociale. Con questa finalità nasce questo piccolo contributo in un linguaggio multiplo (immagini in parole, paucis verbis) tutto teso al recupero di una storia che, sepolta in un manoscritto bibliotecario, trova una sua Pasqua: un piccolo risorgimento medievale nella resurrezione delle arti, insomma. O ancora, una fiaba rispolverata nel suo secondo Natale: eccola, allora, come liturgia laica di un territorio, ancora gestante di bellezze. E non poteva mancare all'appello una voce musicale che, guidata dal testo in calce a questa operetta, ne fa da colonna sonora tra i giganti fragorosi del feudo lametino.