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In giro per le città è un'antologia che affronta diverse tematiche. Quasi tutti gli autori esordiscono con l'etimologia del nome dell'urbe che li ha cresciuti o adottati, per poi incentrarsi in una ricostruzione storica che ne ha caratterizzato l'esistenza, quasi sempre accompagnata da una suggestiva descrizione geografica in cui il lettore viene trasportato in una sorta di canto melodico. Ogni regione ha un proprio fascino e ogni poeta una tecnica interpretativa, ma tra le tante voci narranti, le più animate, secondo me, appartengono agli scrittori del Sud. Forse perché reduci da un clima di sofferenza che per anni ha bruciato come un fuoco maligno la loro dignità - per questioni politiche e disagi geografici - quasi a ritrovarsi prole di una terra che li ha amati e castigati come una madre severa; ragion per cui amore e durezza si sviluppano con la stessa intensità in una penna che li alleggerisce da un aggravio e li rinvigorisce nell'impianto interiore; gli stessi autori, che vengono ritratti in coda alle singole opere, incrementano gli elaborati con brevi racconti di vita.