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In questo libro Pino si distingue per la sua grande capacità di immaginare la realtà come una messa in scena di equilibri disgregati fra persone che lottano con tutte sé stesse per la libertà e, dall'altra parte, l'arroganza del potere che ostacola ciò che appare essere un naturale diritto degli esseri umani. Ci troviamo al cospetto di un racconto di fantapolitica, proiettato in un futuro non troppo lontano, non per questo privo di collegamenti con la realtà dei fatti, sia pure oggetto di una narrazione ingegnosa, strabiliante, originale, che attraversa i confini di paesi e continenti. Si passa dall'Australia all'Africa, dall'America all'Italia e alla Francia; ogni territorio è anche descritto nella sua bellezza. Diversi sono i personaggi: eroi in lotta contro il male comune della tirannide, dell'oppressione, della prigionia, della guerra. Ogni personaggio positivo, animato dalla voglia di libertà, trova nei racconti di Pino un riscatto finale. Gli umili, infatti, credono e perseguono la giustizia sociale, battendosi contro i tiranni, mettendo a rischio le loro vite pur di costruire un mondo più giusto e democratico.