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In una regione aspra e selvaggia al confine tra Russia e Cina, la vita del solitario comandante cosacco Tokarieff viene sovvertita dall'arrivo nella sua postazione di Koldjat della baldanzosa Fedossia. Il tempo in quel posto russo scorre lento e noioso per una giovane donna che indossa con disinvoltura la papakha caucasica, usa con maestria la carabina, e cavalca elegantemente cavalli targut; e il comandante Tokarieff è geloso della sua solitudine, maschera di un segreto che custodisce da anni. Ma tutto cambia: il comandante riceve l'ordine di recarsi a Turfan per liberare un cittadino russo accusato di aver disonorato una giovane cinese. Ed è sempre in Cina che Tokarieff deve tornare per chiudere un conto sospeso. Ma la vecchia Cina, governata dall'imperatore e dai mandarini, sta cedendo sotto i colpi della rivoluzione imminente. Tra fughe, ribellioni e rapimenti, il romanzo è un viaggio vivido attraverso il deserto dei Gobi, sulle vette dei monti Altaj, fin sulla Suprema montagna denominata "Trono del Signore"; e poi a scendere nell'affascinante e caldissima città di Turfan a vedere da vicino, fin quasi a vivere in prima persona, l'arrivo della rivoluzione cinese del 1911.