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Il celebre testo di Mons. Léon Meurin, La Franc-Maçonnerie, Synagogue de Satan (1893), torna in una nuova edizione italiana a 120 anni di distanza dalla prima (1895). Mai più ristampata, e divenuta oramai introvabile, quest'opera venne definita dal grande sacerdote argentino J. Meinvielle "un libro straordinario, senza dubbio il migliore mai scritto sulla massoneria". L'opera farà arrivare il lettore (in senso sicuro perché integralmente cattolico) là dove la demonolatria più non si nasconde; in quel declivio soprannaturale per il quale la Massoneria fa discendere l'uomo verso l'abisso e lo conduce direttamente ai piedi dell'Imperatore infernale. "Se il lettore intende sapere come i massoni adorano satana, è utile che legga questo libro", afferma Meurin, promettendo di poter mettere a nudo il vero volto della frammassoneria. Il valore scientifico e teoretico di questo libro - riguardo alle origini della Massoneria, al suo sviluppo nei secoli - è ineguagliabile per chiunque voglia approfondire l'argomento massonico, perché ne spiega in modo insuperato la natura profonda ed oscura, svelando il vero volto dei suoi artefici, anche al di là del 33° grado, dove risiedono i capi incogniti. In definitiva, se si vuole capire la Massoneria quella vera, l'opera di Meurin è obbligatoria e dopo 120 anni mantiene intatta la sua attualità.