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La cappella Piccolomini d'Aragona costituisce certamente una delle più importanti imprese artistiche realizzate nella Napoli del Quattrocento. Nonostante la perdita di alcune rifiniture, essa esibisce ancora quella perfetta sintesi tra le arti maggiori concepita da Antonio Rossellino per soddisfare le richieste del Duca di Amalfi, committente dell'eccezionale contesto decorativo. È in questo luogo che si conservano, miracolosamente intatti nel loro splendore, alcuni celebri capolavori del Rinascimento fiorentino: la pala della Natività, scolpita proprio dal Rossellino insieme al suo allievo Matteo del Pollaiolo, e la superba tomba della giovane Maria d'Aragona, eseguita invece in massima parte da Benedetto da Maiano.