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"Di cu ti dìciunu?" è un'espressione che spesso ci si sentiva rivolgere da chi voleva capire a quale famiglia si appartenesse. Ebbene sì, prima ancora di chiedere il cognome («comu ti scrivi?»), si faceva riferimento al soprannome per potere individuare l'ambito di parentela. Succedeva in comunità ristrette, in cui gli appellativi di famiglia erano più "utili" dei dati anagrafici. Come a Biancavilla, dove la prassi resiste ancora oggi, seppure soltanto tra gli anziani. Questa ricerca di Alfio Lanaia registra circa 1200 soprannomi (personali e di casato) relativi al centro etneo. Per ognuno di essi, quando possibile, vengono indicati significato e ipotesi sull'origine. Ne viene fuori uno studio di antroponimia capace di costituire un contributo al recupero della memoria storica popolare e dell'identità culturale biancavillese.