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La lettera di Gurdjieff alla figlia Reyna d'Assia è tutt'oggi, ancora, un grande enigma. Come del resto lo era Gurdjieff. Un filosofo e mistico armeno, uno dei maestri spirituali più influenti del diciannovesimo secolo. L'autrice, alchimista dell'ultima generazione, la prende a pretesto per cominciare un lavoro su di sè, qualcosa che se iniziato e portato a termine, cambierà per sempre la vita del lettore. "Ora ti detterò i comandamenti che mi ha insegnato il mio santo padre (...)". Così la figlia Reyna introduce la lettera che suo padre Georges le ha lasciato, i cui insegnamenti rappresentano ciascuno un capitolo di questo libro. Il valore e la profondità del contenuto di ogni singolo consiglio che troviamo in questa "lettera alla figlia" è stato ed è senza dubbio di beneficio per molti, diventando un patrimonio per l'umanità che deve essere sempre più diffuso.