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"Perché è capitato proprio a me?". È la domanda che inevitabilmente si pone chi scopre di aver contratto l'AIDS. Per chi guarda dall'esterno la ragione appare ovvia: il malato è omosessuale, si droga, si prostituisce. O comunque ha condotto una vita ambigua. Quindi è colpa sua, non c'è nulla di cui stupirsi! Questo libro, attraverso la personale testimonianza di sette pazienti che hanno contratto il virus HIV, cerca di porre questa domanda in una prospettiva più ampia, che coinvolge il senso stesso della vita. Tutte le ragioni che ci portano a giudicare e a condannare svaniscono nel momento in cui riusciamo a spostare lo sguardo sulle ragioni che hanno guidato il cammino che l'altro ha percorso. Allora il giudizio si fa meno tagliente, la comprensione si fa strada nel nostro cuore, perché avremo imparato a guardare la vita dell'altro nel suo complesso, e non solo per gli aspetti esteriori. Così anche il malato riuscirà ad accettare che forse non è possibile trovare una risposta su questa Terra, ma che potrà ottenerla solo dopo la morte.