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In un lavoro collettivo nato informalmente durante il periodo del lockdown, un gruppo di docenti universitari e di esperti di alto profilo ha dato vita a una serie di riflessioni che vengono pubblicate in questo primo contributo. Non limitando lo sguardo alle proprie appartenenze disciplinari, gli Autori cercano di analizzare i nodi che - da sempre - caratterizzano il sistema universitario italiano e che, con il lockdown, sono stati ulteriormente messi in evidenza. Fuori dalla logica di scontro tra insegnamento in presenza e a distanza, gli Autori hanno voluto - anche pragmaticamente - guardare alla sostanza, liberamente ragionando dentro dinamiche sulle quali possano costruirsi decisioni per il futuro. In questo testo si trova un interessante esercizio di autonomia, utile a chi voglia percorrere strade innovative, e creative, di cui l'università ha bisogno. Si pensa a una università completamente immersa nei processi storici, soggetto nella società e non monade isolata e separata dal resto. Qui s'immagina una università che utilizzi, con senso progettuale, tutti gli strumenti della modernità e che si ponga come motore di una nuova alleanza. Premessa di Vincenzo Scotti.