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"Il da poco scomparso filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman nella sua Vita liquida aveva già saputo, con una certa profeticità, trattare le estreme conseguenze della società contemporanea. L'uomo 'liquido' è tale perché ha perso tutte le certezze 'rocciose' su cui si erano fondate le generazioni precedenti alla sua (per esempio la famiglia); l'integrità, quella del singolo come quella del popolo (che, come dice Pierpaolo Pasolini, si realizzava nell'«ethos» e nella cultura suoi propri, ai quali «subdolamente» si sostituisce la non-cultura), ha fatto le spese di questa perdita. il risultato, quindi, è un uomo che si lascia condizionare; che prende la forma del proprio contenitore, che ragiona ed agisce come la società gli impone. Blue in Green, come ci dice l'autore fin dalle righe di introduzione, nasce dal «bisogno di scrivere» nel tentativo di «riconciliare i pensieri con la mia anima»: la poesia diventa l'atto con cui l'uomo cerca di essere ancora umano. Francesco Petrarca terminava il Secretum con il celebre proposito: «Sparsa anime fragmenta recolligam» e, non a caso, iniziava il suo Canzoniere". Prefazione di Giuseppe Simonelli.