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"La casa degli scemi" di Anna Maria Farabbi è sicuramente una narrazione in poesia. E la coniugazione di prosa e poesia è abbastanza consueta nell'autrice umbra, "funzionale soprattutto alla particolare scansione della vicenda e al significato che assumono alcune tecniche narrative, in cui la Farabbi, direttamente o indirettamente, si inserisce sia come motore della narrazione, sia come offerente etica ed estetica di una riflessione che intreccia responsabilmente la scrittura con la società, il potere, le discriminazioni, la violenza, in una ricerca interiore e artistica." Questo breve saggio di Milena Nicolini, con una scrittura critica, riesce a coniugare i fili della ricerca di una delle voci più interessanti della poesia italiana contemporanea.