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Tra il 1965 e il 1973 il giovane papàs Antonio Bellusci, originario di Frascineto (CS), svolge il suo incarico pastorale a San Costantino Albanese (PZ), piccolo centro arbëreshë del Pollino lucano appartenente all'Eparchia cattolica di rito bizantino di Lungro. Ha così l'occasione di raccogliere una vasta documentazione sugli aspetti culturali e linguistici locali che costituirà un importante banco di prova anche per la sua successiva attività di ricercatore. I contenuti di quella ricerca sono ora riprodotti per la prima volta nella loro forma originaria ed offrono un repertorio di straordinario interesse sulla cultura materiale e le tradizioni orali di San Costantino Albanese in un periodo in cui le manifestazioni della vita tradizionale erano vivissime, mentre si intravvedevano le prime trasformazioni che avrebbero investito il mondo rurale dei centri arbëreshë. Questi documenti costituiscono anche una testimonianza del modo di lavorare sul campo di Bellusci che, ad appunti e trascrizioni, affianca riprese audio e fotografiche