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Poeta, scrittore e autore per il cinema e il teatro, Bulat Salvovi? Okud?ava è conosciuto in patria soprattutto come il padre della canzone d'autore russa, colui che per primo, in quella sterminata nazione di poeti, ha riportato la poesia alla sua originaria forma musicale, con esiti straordinariamente felici. Le sue liriche si snodano lungo trame sottili che, alla semplicità di temi universali come l'amore e la guerra, annodano una fitta rete di rimandi e allusioni, stemperando in una dolente e malinconica ironia una materia biografica altrimenti incandescente perché lacerata da ferite e disillusioni patite innanzi tutto sulla propria pelle. Storie minime, a volte persino banali, affidate a melodie altrettanto semplici ma irresistibili, conferiscono alle sue canzoni un'eccezionale forza espressiva, elevandole al rango di capolavori da collocare di diritto nel pantheon mondiale della canzone d'autore, accanto a quelle di autori come Brassens, Ferré o Atahualpa Yupanqui. Con scritti di Sergio Secondiano Sacchi e Alessio Lega, le fotografie di Roberto Coggiola e, nel cd allegato, l'inedito concerto che Okud?ava tenne a Sanremo nel 1985 quando gli venne assegnato il Premio Tenco.