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Un'indubbia vocazione poetica è quella che Gianfranco Galante palesa in questa silloge, dopo avere già al proprio attivo la pubblicazione di altre fortunate raccolte; ma qui il nostro autore esprime il meglio di sé, narrando un percorso di vita ricco di emozioni e ricordi che sa rappresentare in tono vibrante con capacità ritmica e proprietà lessicale. Questa silloge è un inno d'amore, un omaggio all'amata, e, insieme, una celebrazione della vita, nei suoi aspetti più belli, nello scandirsi dei giorni, nella contemplazione dei ricordi, nel desiderio struggente e totale di vivere ancora, insieme, giorni sempre nuovi, nuove esperienze, nuovi orizzonti, portando sulla terra frammenti dolci e autentici di cielo, teneri e intensi barlumi d'infinito, palpiti di meraviglia e gratitudine per tutta la strada percorsa insieme e per tutta quella che verrà.