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«Un giallo con tanto di rapimento e richiesta di riscatto nel quale Mambelli non si esime da una prosa delicata e intelligente. Non indulge in particolari eccessivi e scava nelle persone con tatto lasciando al lettore il diritto di farsi un'idea propria della vicenda, il tutto senza mai dimenticare le regole base del noir: niente di assurdo o poco credibile e una sottile tensione che obbliga a voltare pagina. E naturalmente c'è la Romagna dappertutto: nel modo di analizzare la vicenda e nei luoghi di tutti i giorni. Gli stessi personaggi chiave (Gianni, giornalista sportivo e reporter improvvisato e Gloria, il volitivo - e accattivante - commissario) raccontano senza volerlo e risolvono per tenacia e curiosità, non per eroismo, perché la tenacia la incontriamo tutti i giorni, l'eroismo è cosa rara. Il fattaccio, le connivenze, sono anch'esse eventi che vi faranno dire "ma certo, come ho fatto a non pensarci!" e mai "maddai è impossibile" come in tanti, troppi, romanzi di genere. Il tutto tra fastidiosi... aghi di pino.» (Renzo Casadei)