Tab Article
Chi si occupa di sesso e autismo in genere offre una prospettiva distorta che è quella della percezione esterna, della lettura di una cultura con strumenti di un'altra. Tutto questo incide su quello che è l'aspetto più profondo delle relazioni interpersonali: il rapporto con se stessi e con gli altri, ossia l'affettività e la sessualità. Ecco perché le attuali strategie non riescono a funzionare e non aiutano il raggiungimento di obiettivi di reale benessere individuale e integrazione sociale. Come funzionano i processi di aggancio, di motivazione, di raggiungimento degli obiettivi nella sfera del desiderio e della ricerca dell'appagamento nell'autismo? Perché le persone autistiche e quelle tipiche non si comprendono proprio in questi ambiti così importanti e cosa può aiutare nel concreto e favorire la reciproca comprensione? Tutto questo è descritto nel dettaglio. Questo lavoro spiega in modo chiaro come nell'autismo esista una dimensione affettiva e sessuale e come mai i programmi di gestione suggeriti dai sistemi attuali non portano buoni risultati. Nel testo sono riportate, come valore aggiunto, testimonianze dirette e storie vere, ma anche schemi di intervento, tabelle di riferimento e progetti per interventi concreti in cui è evidenziato anche e soprattutto il ruolo della rete, condicio sine qua non per il raggiungimento di un obiettivo realistico e sostenibile.