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Alpe Appennina, giunta al secondo numero, continua raccontare "la storia e le storie" della montagna a cavallo fra Romagna e Toscana e delle sue genti. Il volume si apre con Pier Luigi Farolfi che ci racconta della prima grande strada 'moderna' fra Romagna e Toscana: la rotabile del Muraglione. Lo scritto ne ripercorre le vicende e le conseguenze sulle comunità della valle del Montone. Un'altra grande via di comunicazione trans-appenninica è quella evocata da Giuliano Marcuccini: la strada dei Mandrioli, fra Casentino e valle del Savio. Assistiamo inoltre alla nascita e allo sviluppo del turismo, agevolato dalla nuova rotabile, a Badia Prataglia e a Bagno di Romagna fra Ottocento e Novecento. Si passa in Val Bidente con Claudio Bignami, impegnato a chiarire e delimitare temporalmente le brevi esistenze della segheria e della cristalleria della Lama, oggi cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Proseguiamo con l'esaustivo contributo di Andrea Czortek sui rapporti fra gli abati di Bagno di Romagna ed i vescovi di Sansepolcro.