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Guido Fabbri ancora una volta, con "Solo e pensoso i più deserti campi»... Eppure non sono depresso. Parte seconda", continua a rivelarsi attraverso diversi "moduli" dedicati ad un destinatario che, con un proprio metodo di lettura, applicabile ad ogni "proposta", può arricchirsi di strumenti utili ad analizzare e ad interpretare le pagine scritte in funzione della loro significatività e del loro messaggio. Il Critico non può nè anticipare, nè tanto meno riassumere in senso vero e proprio, quanto un testo propone, ma stimolare semmai il lettore. Stimolarlo a rendersi conto che ogni libro è un apparato ricco a cui attingere, come in questo caso, anche per spunti, confronti, approfondimenti, domande.
