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"Amori molesti", raccolta di saggi-racconti sui grandi amori della storia, da Dante e Beatrice a Chopin e George Sand, da Anita e Garibaldi a Cechov e Olga Knipper, da Zelda e Francis Scott Fitzgerald a Rilke e Marina Cvtaeva, è una sorta di passaggio segreto per entrare in quei luoghi sconosciuti del rapporto intimo e spirituale, in quei recessi dell'anima di solito preclusi agli storici, o agli esegeti. È scritto come una sorta di spartito musicale, un "andante" (il tempo del paradiso) con cui si spalanca una finestra assolutamente nuova e diversa, una musica suonata con sensibilità e ironia, dove puoi scoprire l'ambiguità che è sempre sottesa nei grandi amori. L'autore, non è nuovo a questo tipo di avventure, (ha pubblicato diversi libri di saggistica, poesia, narrativa e teatro) e lascia il lettore sempre sospeso sul filo di rasoio tra storia e intuizione. Con un linguaggio scorrevole, avvincente, affabulatorio, Augusto Benemeglio lascia filtrare la luce che c'è nell'ombra di ogni personaggio, e lo fa con magistrali tocchi di raffinatezza e sfumature di sentimento.