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Il volume, curato da Paola Di Felice, ripercorre la vicenda di uno dei ritrovamenti archeologici più importanti d'Abruzzo, realizzazione editoriale fortemente voluta dal Comune di Bellante in un virtuoso percorso di valorizzazione culturale. Oltre al saggio critico della prof.ssa Di Felice, il volume, in elegante veste grafico-editoriale, riporta la riproduzione anastatica del "Breve commentario di una iscrizione arcaica rinvenuta in Castel S. Andrea di Bellante nel Pretuziano" di Domenico De' Baroni Guidobaldi del 1876. Rinvenuta fuori dal contesto originario, venuta alla luce casualmente, frammento illuminante di una grande civiltà sepolta dall'oblio dei secoli, la Stele di Bellante si unisce al coro di quelle "voci" in grado di restituirci segni tangibili del nostro passato.