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Il libro di Adriano De Ascentiis racconta l'affascinante storia della presenza, coltivazione e trasformazione della liquirizia in Abruzzo, con un focus sulla città di Atri. La presentazione è firmata dal naturalista Aurelio Manzi. Fin dall'antichità la radice di liquirizia è stata utilizzata dall'uomo come farmaco, fino a quando, intorno al '700, ne vennero scoperti gli utilizzi alimentari e dolciari. L'autore ripercorre le vicende che legano questa radice alle genti dell'Abruzzo, soprattutto quello costiero. Un viaggio che, attraverso un'approfondita ricerca d'archivio, permette al lettore di tuffarsi nelle storie che hanno consentito la nascita di una vera e propria economia, dove opifici, operai e contadini sono stati per un lungo periodo attori di un processo di industrializzazione di territori altresì strettamente legati all'agricoltura di sostentamento e alla pastorizia. Nei vari capitoli del volume troverete informazioni inedite, racconti di vita, fotografie, cartografie e stampe antiche che vi aiuteranno a comprendere il forte legame di queste terre con la "radice dolce".