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Da alcuni anni nel nostro paese si è sviluppato un intenso dibattito sulle cosiddette "aree interne" con l'obiettivo di ripopolare territori apparentemente fragili ma ricchi di risorse poco valorizzate. Per riuscire in questo ambizioso percorso l'idea di fondo è quella di realizzare percorsi progettuali in grado di rendere effettivamente produttive le risorse disponibili, migliorando i servizi alla popolazione e creando nuove forme di occupazione. Gli autori presentano i risultati di una ricerca-azione promossa dal Centro servizi per il volontariato della Toscana (CESVOT) e realizzata in tre aree interne della Regione Toscana con l'obiettivo principale di verificare se, e a quali condizioni, l'associazionismo di volontariato è in grado di dare un contributo al rilancio delle aree interne. Il metodo della ricerca-azione ha inoltre permesso di svolgere un'attività di "animazione territoriale", indispensabile in zone particolarmente fragili per attivare o ri-attivare le reti sociali presenti e poco valorizzate.