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Pubblicata nel 1825 la "Fisiologia del gusto" di Brillat-Savarin (1775-1826) - magistrato, scrittore e gourmet - rappresenta la prima riflessione moderna su uomo e cibo, il primo tentativo, pienamente riuscito, di dare all'arte della cucina e della tavola lo stato e la dignità di scienza. Scandito da una serie di "Meditazioni sui principali temi dell'alimentazione e del convivio", il volume comprende altresì racconti, memorie e aneddoti, in un insieme che ne fanno una lettura piacevolissima. Un libro pionieristico, le cui tematiche sono divenute patrimonio della cultura occidentale.