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La cucina tradizionale della Sardegna, inglobati nuovi prodotti e contaminazioni, resta unica e prepotentemente identitaria. Dopo un'ubriacatura per la cucina internazionale dovuta soprattutto alla richiesta dei turisti che arrivavano seguendo il mito della costa Smeralda, da una ventina di anni si è tornati al sacro rito dell'ospitalità e alla proposta di cibi locali, trasformati secondo tradizione. Riappaiono antiche varietà di grano duro e ancora orzo e patate di montagna, grazie al lavoro di associazioni locali tese al recupero della biodiversità che sono riuscite a ripristinare decine di cultivar che hanno rischiato l'estinzione. A questo si aggiunge la riscoperta delle erbe spontanee e, soprattutto, le ricette per cucinarle. Il risultato è un intelligente ritorno all'antico, sorretto da tecniche più che attuali che non hanno snaturato i profumi e i sapori dovuti all'unicità di terra, aria, acqua e luce. Pani, paste e dolci unici nel loro genere, tutti da scoprire in questo libro.