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Questo libro nasce dal profondo desiderio di restituire ai procidani un tassello della cultura tradizionale, fatto di brevi narrazioni, aneddoti divertenti, fiabe, storie della paura, credenze, e al contempo di fare rivivere le voci dei narratori intervistati nel corso di una lunga ricerca sul campo iniziata nel 1980. Oltre quaranta anni fa, infatti, la Soprintendenza ai B.A.A.A.S. di Napoli commissionò ai curatori di questo libro e ad altri ricercatori una rilevazione del patrimonio folklorico procidano in tutti i suoi aspetti, dalle cerimonie religiose a quelle magiche, dalla narrativa di tradizione orale ai canti. I testi raccolti mediante interviste agli anziani dell'isola furono depositati nel 1980 presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e la Soprintendenza di Napoli. Le trascrizioni dei testi qui riportati comunicano in modo quasi fedele la modalità espressiva e la spontaneità degli informatori intervistati. Tali narrazioni possedevano un tempo un grande valore pedagogico e una funzione 'terapeutica' all'interno della cultura popolare dell'isola; inoltre esse venivano spesso raccontate in occasioni di narrazioni collettive. Le illustrazioni di Alessandro Mautone, famoso artista e ceramista campano, particolarmente sensibile al linguaggio metaforico del mito e della fiaba, sembrano cogliere in profondità, attraverso il gesto artistico, il senso ultimo del racconto, il suo messaggio più intimo e cifrato. Il suo tratto disegna un passato ancestrale in cui le fiabe, le narrazioni e i miti hanno ancora una forte valenza simbolica ed esplicativa della realtà.