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Il recupero della sola struttura materiale di un centro storico colpito da un evento distruttivo è una condizione di certo necessaria ma quasi mai sufficiente per attivare con successo un'azione di effettiva resilienza. Esiste, infatti, una resilienza materiale e una resilienza sociale che presuppone un'identità fondata sulla persistenza della memoria dei luoghi. È, infatti, a partire anche da pratiche individuali e collettive fondate sulla memoria che le donne e gli uomini possono ripristinare, pietra su pietra, le condizioni materiali e spaziali perché il desiderio di ricostruire prenda la forma di luoghi di nuovo da abitare e condividere, attivando processi per impedire o limitare nel futuro gli effetti indotti da altri drammi. Ricostruire pietre e memorie insieme, dunque. Il libro raccoglie gli esiti di un simposio che ha coinvolto sociologi, studiosi di storia sociale e di storia dell'architettura, e ospita scritti dedicati, in particolare, alla relazione tra ricordo, costruzione del discorso storico e azione sul presente.