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La monografia è dedicata a Lluís Domènech i Montaner (1850-1923) esponente del Modernisme architettonico - insieme a Josep Puig e Antoni Gaudí - ed eminente personalità di intellettuale, di storico dell'architettura, di professore presso l'Escuela de Arquitectura di Barcellona, di politico e ideologo "catalanista". La sua opera riassume e compendia quello sforzo straordinario di innovazione e di modernizzazione della società e dell'architettura catalana iniziato con la Renaixenga a Barcellona nella seconda metà del XIX secolo. Dalla ricostruzione della sua biografia intellettuale e professionale emerge con chiarezza la concezione di una architettura che, superando gli angusti confini di un eclettismo basato su "modelli stilistici", riesce a proporre un "eclettismo sincrético" capace di integrare masse e volumi, forma e funzione, struttura e ornamento. Attraverso un percorso di approfondimento critico che inquadra le sue maggiori opere e i suoi contributi teorici all'interno del dibattito europeo sull'architettura a cavallo del XIX e XX secolo - dalla controversia sull'ornamento e sulla policromia, alla polemica tra classicismo e goticismo; dalla dialettica tra ideologia e stile, cultura e civiltà, arte e tecnica, fino al dibattito tra ripetizione tipologica e ideazione innovativa, pensiero scientifico e modi di produzione industriale - si raggiunge l'esatta comprensione delle ragioni ideologiche, delle istanze etiche, estetiche, tecniche e tecnologiche che hanno caratterizzato la sua poetica...