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Un ingegnere napoletano che ha ricoperto alte funzioni istituzionali nel campo urbanistico e politico, oggi all'età di 86 anni, ha deciso di pubblicare e quindi far conoscere la sua pittura informale che ebbe inizio alla fine degli anni Cinquanta e che si è conclusa nel 1974, quindi nell'arco di soli 15 anni. La sua intenzione e la sua ambizione, che sono derivate dalla professione di ingegnere, è stata quella di penetrare e scoprire la materia, assoggettandola e comprendendone la intimità della sua struttura. E quindi vedere diversamente la realtà, il mondo circostante, nella sua interezza e nella sua genesi: la materia, unica e sola fonte di gioia e di meraviglia, una volta che la si sia dispogliata dall'aggrumarsi dei luoghi comuni para poetici, psicologici, intimisti, la materia nella sua genuina essenza di verità rivelata. Il passaggio alla pittura fatta di materiali diversi giustapposti, a quella dei legni bruciati, dei metalli ravvicinati e, finalmente, l'approdo al mondo incantato della plastica, materia nuova, fuor di natura, fatta dall'uomo, e perciò tanto più pronta a modellarsi secondo le singole necessità espressive.