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Questa Guida viene a colmare un vuoto nella conoscenza del territorio della città di Napoli, interessandone la fascia settentrionale, compresa nel Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Le Guide e gli studiosi si arrestano all'altezza di Capodimonte o delle prime propaggini del Vomero e, quando le superano, se ne allontanano di poco, verso monumenti ben noti come l'Eremo dei Camaldoli. Invece il territorio in esame si presenta sorprendentemente ricco di preesistenze architettoniche e di valori paesaggistici, talvolta isolati in contesti completamente urbanizzati che ne mascherano l'esistenza. Gli autori sono riusciti a darci una lettura nuova e più completa di questa parte della città che va dalla collina di Capodichino ai Campi Flegrei, utilizzando molte fonti cartografiche sette-ottocentesche che hanno consentito il recupero degli antichi percorsi e talvolta l'individuazione di edifici scomparsi o ancora esistenti. In tal modo si è potuto ricostituire il fitto reticolo di strade e sentieri che percorreva l'area collinare della città, costituendo un sistema di comunicazioni efficiente e spesso molto antico.