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Molti dei cambiamenti avvenuti nella nostra società sono da ascrivere ai nuovi modelli di vita che hanno agito sulle donne, schiudendo i loro orizzonti a più ampie scelte e liberandole da un destino sociale che imponeva loro un ruolo solo domestico. Corsi di vita eterogenei e un ampio divario nei percorsi, negli scopi da raggiungere e nella definizione stessa della propria qualità di vita testimoniano il perdurare di ambivalenze tra nuove progettualità e più tradizionali appartenenze. Sono le donne a comprimere il loro tempo libero e di lavoro per assolvere le funzioni espressive e domestiche oltre a pagare il prezzo della riproduzione sociale nei diversi ambiti istituzionali e contesti socio-economici. Il testo affronta le implicazioni delle politiche di conciliazione tempi di vita, nella sua dimensione economica e lavorativa, attraverso un percorso di ricerca-azione condotto in Provincia di Lucca, dove la Provincia si è assunta il ruolo di 'cabina di regia' di un percorso di riflessione comune e condiviso rivolto a mettere in rete i diversi soggetti co-protagonisti del sistema di welfare (soggetti privati, istituzioni pubbliche e soggetti di Terzo settore).