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La storia della famiglia Toscanelli è emblematica dell'ascesa sociale della borghesia più intraprendente e spregiudicata nell'Italia del primo Ottocento. Venuti dal Canton Ticino a Pisa per lavorare come impresa edile, in di pochi anni fra i secoli XVIII e XIX riuscirono ad affermarsi con un'edilizia autofinanziata che consentì loro di appropriarsi di molti fabbricati urbani e di beni rurali. Ricorrendo a strumenti giuridici, ad un'accurata politica matrimoniale e soprattutto all'esercizio del prestito ad elevato tasso d'interesse e grazie ai primi investimenti azionari, riuscirono a mettere insieme a ritmo travolgente un patrimonio di quasi 4 milioni di lire, comprensivo fra l'altro del bel palazzo sul lungarno e della fattoria della Cava. Nelle loro magnifiche residenze, che ospitavano i principali uomini politici del nostro Risorgimento, i Toscanelli videro decidere pagine importanti della storia italiana, mentre con la terza generazione di eredi, per investimenti sbagliati ed eccessiva prodigalità, assistevano nella seconda metà dell'Ottocento al disfacimento della propria famiglia e del proprio immenso patrimonio con la stessa rapidità con la quale era stato accumulato.