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L'autore "apre il libro dei ricordi" e torna all'epoca in cui era bambino, agli anni a cavallo della Seconda guerra mondiale; un periodo tragico, difficile, ma - visto con gli occhi ingenui e fantasiosi di un bambino -, anche ricco delle cose che sapevano dare il gusto alla vita e che forse oggi si sono smarrite per sempre. L'estate nei prati e nei boschi, le passeggiate col nonno (magari "marinando" la scuola), i giochi e le marachelle con gli altri bimbi del cortile, il volo spensierato delle rondini, la ricerca del carbone cercando di evitare gli spari dei nazisti, la prima gita al mare, la difficile gestione di un pollaio, il mese di maggio, l'amore dei genitori, il Natale sobrio di quegli anni, la mamma & tanti episodi, altrettante perle di poesia e di saggezza. Uno spaccato di realismo su una Italia che, dopo centocinquant'anni dalla sua unità, forse non c'è più ma che ancora vive e rimane nella memoria e nel cuore di chi, come l'autore, l'ha vissuta in prima persona. Un libro dedicato ai ragazzi di oggi, ma che farà assolutamente piacere anche ai bambini di un tempo.