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Poco più di un secolo fa la conoscenza di Bacchilide era limitata a qualche centinaio di versi di tradizione indiretta. Fortunati ritrovamenti papiracei hanno permesso di ampliare la conoscenza del poeta di Ceo. Primo fra tutti, il papiro rinvenuto nei pressi di Al-Kussiyah e pervenuto nel 1896 al British Museum di Londra (P.Oxy. 1, 53) ha restituito quattordici epinici e sei ditirambi; in seguito altri papiri hanno permesso anche di aggiungere ai frammenti già noti quelli degli inni, dei peani, degli encomi e degli erotika. I frammenti considerati in questo lavoro sono quelli inclusi tra gli erotika e gli encomi nella numerazione ormai canonica di Snell-Maehler. Il volume presenta l'edizione critica dei frammenti, con testo originale e traduzione. Un'ampia introduzione e un commento approfondito analizzano il testo sotto molteplici aspetti, linguistici, letterari e storici.