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Le tenebre dell'errore, del peccato, della bruttezza, fanno rifulgere in modo più intenso lo splendore della Verità, della Bontà, cioè di Cristo (Gv 1,5). Ritenendo valida anche per la didattica questa idea cristiana del chiaroscuro, l'Autore ha confrontato idee fondamentali del cattolicesimo, visto soprattutto secondo il realismo tomistico, con quelle del razzismo di Hitler e Rosenberg, del comunismo marxista, del fascismo di Mussolini, dell'idealismo e del panteismo, di Darwin, Nietzsche e Cioran, e poi di L.F. Céline, F. Pessoa, C. Baudelaire, e poi ancora di F. Guccini, V. Rossi, e di vari altri filosofi, letterati, cineasti, cantautori. Ne è scaturita una singolare e pluriforme trattazione, approfondita sull'essenziale, che tocca anche importanti questioni attuali di bioetica (aborto, eutanasia, eugenetica). Tale opera può aiutare nel lavoro scolastico docenti ed alcune delle scuole superiori, ma anche qualsiasi cattolico o persona interessata a riflettere sulle eterne questioni ultime della vita (ricordate anche da San Giovanni Paolo II nella Fides et ratio): "Io chi sono? Da dove vengo? Cosa c'è dopo la morte? Perché c'è qualcosa anziché nulla? Per cosa, in fondo, vale la pena di vivere?".