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Marcantonio degli Azzoni Avogadro scrisse questo diario nella sua villa di Lanzago, un paese a pochi chilometri dalla città di Treviso. Un piccolo libro, un diario di campagna e di giardino scritto da un gentiluomo che viveva non più in una patria ma in un territorio occupato, prima dai francesi, poi dagli austriaci poi di nuovo dai francesi. Nessuno di loro si occupava dei bisogni della gente impoverita, dalle guerre e dalle razzie. Neanche le classi elevate stavano bene; le terre non rendevano nulla in quanto razziate dai soldati e oberate dalle tasse.