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Nell'intricato panorama del Novecento, l'apporto musicale del Gruppo dei Sei è stato breve ma intenso. Forse ha giocato a loro sfavore l'essere nati, come Gruppo, in un periodo in cui, nel panorama mondiale, si assiste alla formazione di numerose nuove tendenze artistiche e culturali. Sono stati accostati, talvolta, ad uno o più dei vari movimenti di avanguardia esistenti all'epoca; ma il Gruppo, pur condividendo alcune scelte musicali, era animato da personalità differenti, unite soprattutto dal comune interesse verso la musica di Satie e l'estetica di Cocteau. Fu soprattutto l'apporto di Cocteau e il suo appello forte e chiaro - «Viva il Gallo, abbasso l'Arlecchino» - a promuovere, nella giovane generazione francese, la volontà di alimentare la luce di un nuovo giorno. Il Gruppo dei Sei avrebbe dovuto preannunciare un futuro radioso e condannare all'oblio la vecchia generazione che, trovandosi a corto di idee e di inventiva, cercava in tutti i modi, come nel costume di Arlecchino, di dare nuova veste a stracci di musica precedente, ormai tanto logora quanto sfruttata. L'entusiasmo che all'epoca mosse i sei giovani ha animato, ancora oggi, questo lavoro che ha voluto dunque approfondire la conoscenza della storia del Gruppo dei Sei, dei grandi personaggi di Cocteau e Satie, delle nuove idee che furono alla base delle loro collaborazioni e, non ultimo, di una semplice e sincera amicizia.