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Pantomime a due violini fu scritta a Parigi nel 1763 e rievoca l'omonimo spettacolo della pantomima, rivolto a larghi strati sociali di pubblico, in cui gli attori si esprimono quasi esclusivamente con gesti o atteggiamenti narrativi/descrittivi del proprio corpo. Pur posizionandosi sulla scia della grande tradizione italiana, il violinismo di Tessarini possiede tratti molto personali, quali l'uso frequente delle posizioni acute, l'ampio uso di doppie corde, la spiccata chiarezza delle forme compositive e una scrittura strumentale particolarmente accurata in cui convivono semplicità d'espressione e raffinata qualità melodica.