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Con il format "Monitor teatro", il pubblico diventa da "osservatore distante" a "partecipante attivo". Giacché lo spettacolo non ha un senso precostituito, ma, come dichiara Dort, è «polifonia significante aperta allo spettatore». Il pubblico teatrale, davanti allo spettacolo, intraprende «una lotta per il senso». Lo spettatore dà un significato all'evento a cui partecipa in base a passate esperienze, schemi mentali e inferenze interpretative. Il fruitore di prodotti culturali, consapevole di trovarsi di fronte a meccanismi di decostruzione dello spettacolo, riflette sul teatro e i suoi principi. Lo spettacolo, attraverso una rappresentazione decostruita, invita il singolo spettatore a crearsi un proprio punto di vista, a pensare e riflettere andando oltre ciò che vede accadere in scena, rivedendo il proprio concetto di teatro, esattamente come fa l'attore.