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Tedoforo pugliese alle Olimpiadi di Londra 2012, l'autore ci racconta la sua avventura trasmettendo le stesse emozioni che ha provato correndo la frazione di 300 metri con la fiaccola olimpica in mano. Dietro quel momento di gloria c'erano sacrifici, umiliazioni, gioie e dolori non solo a cinque cerchi. Encomiabile la determinazione con la quale continua a voler testimoniare gli ideali olimpici in lungo e in largo. Una specie di ambasciatore del sacro fuoco di Olimpia. La sua disponibilità è quasi commovente. Dovunque ci sia la possibilità di presenziare con la fiaccola, che sia una scuola o una manifestazione sportiva, lui c'è. Attenzione, non è protagonismo, ma spirito di servizio.